“metà delle scoperte scientifiche avvengono per caso, ma il caso favorisce una mente ben preparata”
(Louis Pasteur, 1822 – 1895)
(Louis Pasteur, 1822 – 1895)
Un qualunque cambiamento all’interno dell’organizzazione implica la necessita di porre attenzione e competenza, indipendentemente da quale sia l’asset organizzativo che è stato variato o che s’intende variare; non apprezzare i rischi che un’innovazione comporta, sia essa tecnologica, gestionale o digitale, significa assumersi la responsabilità di un potenziale fallimento dell’obiettivo che ci si è posti.
Esiste la fortuna, che generalmente sorride agli audaci; quando però ci si prepara il risultato è semplicemente più vicino. Per tutti.
I cambiamenti implicano che le organizzazioni migliorino il livello della loro consapevolezza organizzativa, non solo ovviamente nel management, ma soprattutto in chi quel cambiamento lo dovrà sostenere, sotto il profilo tecnologico e strumentale, relazionale ed anche emotivo, perché no, le organizzazioni sono esseri relazionali. I fallimenti sono talora il frutto di relazioni sbagliate, non solo di un’insufficiente preparazione o di strumenti mal congeniati. La formazione, lo sviluppo di capacità e competenze, sono il principale strumento di gestione e contenimento dei rischi nei processi d’investimento aziendale.
Con i nostri clienti analizziamo attentamente i fabbisogni formativi, latenti o manifesti, specifici o generali, in ogni caso il risultato perseguito non è semplicemente il saper fare un’attività, ma quale risultato quell’attività produce, solo così sarà possibile la generazione di valore per ogni parte coinvolta nei processi.
Per raggiungere i risultati previsti e rendere duraturo l’investimento fatto, sosteniamo l’implementazione di uno strumento ad hoc per ogni azienda, che noi chiamiamo ACADEMY.
E’ una forma di sperimentazione organizzativa che consente al management e al personale di sfruttare meglio i talenti insiti nelle risorse umane che lavorano per l’azienda ed il potenziale conoscitivo ed informativo che quelle persone possiedono. Sulla base di questa sperimentazione, unica per ogni azienda, perché uniche sono le persone che la costituiscono, viene strutturato lo sviluppo della comunità professionale. Non si tratta di una scuola, di una sovrastruttura tecnica, ma di un asset aziendale sul quale vale la pena d’investire.
La formazione da sola non basta. E’ evidente che fare un corso di aggiornamento non è sufficiente. Lo sviluppo di un impresa, di una comunità professionale è qualcosa che va oltre i confini dell’aula. Oggi gli scenari che si propongono non sono semplicemente mutevoli, generanti complessità e indeterminatezza, ma impongono alle aziende un costante riallineamento delle strategie e un continuo adattamento delle capacità aziendale rispetto ai risultati da conseguire. La formazione è lo strumento, l’ACADEMY rappresenta la visione complessiva, il luogo dove trovano senso e significato i cambiamenti necessari e vengono condivisi gli aspetti su cui tutta la realtà aziendale si propone e s’impegna di lavorare.
Tra gli aspetti che si prendono in considerazione ci sono sicuramente quelli di natura PROFESSIONALI, dalla sicurezza alla qualità dei servizi, dai bisogni di crescita individuale a quelli collettivi. Poi, il progetto ACADEMY prende in considerazione anche tutti gli aspetti legati allo sviluppo del “sistema persona”, quale soggetto portatore d’interessi sociali oltre che professionali ed economici. Uno strumento nel quale riversare aspirazioni come migliorare la comprensione del proprio ruolo professionali, allineare aspetti organizzativi ed operativi, anche utilizzando strumenti tecnologici e digitali. E’ il luogo dove si formalizza la gestione della conoscenza aziendale, la si fa diventare asset dal quale ci si possa attendere il ritorno degli investimenti.
qual è il vostro scopo, quello reale?
in altre parole: meritocrazia delle idee
cosa ci si aspetta che accada
non si può non sapere se si deve correggere la rotta
DENOMINAZIONE CORSO / IN TIME – TECNICHE DI TIME MANAGEMENT & DEVELOPMENT OF RELATIONSHIPS
(Durata 60h: 22h teoria + 18 project work + 20 action learning)
Il “TEMPO” è la grande vera ricchezza dei nostri tempi; c’è da chiedersi se i dipendenti, i colleghi, i collaboratori, comprendono veramente fino in fondo questa realtà. Cos’è il lavoro se non lo scambio di tempo con del denaro. In verità nei CCNL non si parla generalmente di risultati, ed i premi sono il frutto della concertazione che possono anche essere correlati ai risultati aziendali ma non sempre è così.
Si parla di attività e si parla di tempo (36, 38 o 40 ore di lavoro, che non è altro che l’applicazione di una forza per un certo tempo) per cui essere pagati.
Invece il lavoro è significativo solo per i risultati che produce. Allora utilizziamolo bene, per tali motivi è obiettivo di questo corso raggiungere:
Acquisire le principali TECNICHE DI TIME MANAGEMENT aiuta le persone a gestire meglio la propria operatività e la quotidianità, le difficoltà con i compiti assegnati e quindi anche le relazioni professionali. Si concentra l’attenzione sulle attività chiave, si perdono meno risorse (temporali e quindi economiche) e si è più soddisfatti alla fine della giornata. Non sempre i dipendenti sono contenti di lavorare di più e fare straordinario, non sempre i datori di lavoro sono contenti di pagare ore in più che potevano essere evitate.
Se il nostro tempo è più significativo allora anche la vita lo è maggiormente, ma per poter raggiungere tale risultato non è indifferente la qualità delle relazioni che siamo in grado di sviluppare: per questo saper condividere e saper gestire i conflitti rappresenta una strada per governare meglio il nostro consumo di tempo.
Il percorso immaginato vede il coinvolgimento dei collaboratori all’interno di un project work aziendale, focalizzato su un obiettivo d’interesse strategico od operativo; il setting sarà definito singolarmente dopo aver trattato aspetti chiave nella gestione del tempo: ogni dipendente avrà a disposizione un supporto consulenziale nel periodo di realizzazione del progetto, di cui alla fine saranno presi in esame criticità e spunti di miglioramento.
DENOMINAZIONE CORSO / LA DISCIPLINA DELL’IMPRENDITORE
(Durata 70h: 25h teoria + 15h project work + 30h action learning)
E no, non si scherza nel mondo reale, si può adottare un approccio in cui l’ironia ci aiuta ad affrontare le situazioni, anche quelle difficili, ma poi è necessaria la serietà. Ciò nonostante si incontrano persone che affrontano le situazioni come se un contratto fosse semplicemente un pezzo di carta, o le leggi non li riguardassero.
Fare l’imprenditore è sicuramente uno dei modi più divertenti per affrontare la vita, sia con la propria impresa sia con l’impresa di un altro, perchè l’imprenditività, purtroppo, non si insegna, come non si insegna la creatività.
Si possono insegnare delle tecniche, ma non si può insegnare la propensione al rischio.
Abbiamo sviluppato un progetto formativo dedicato agli imprenditori, è un percorso individualizzato che permetterà a chi è imprenditore (o a chi desidera esserlo) d’incontrare le persone di cui avete bisogno per lo sviluppo del vostro progetto imprenditoriale.
Il percorso, come ogni cosa seria, prevede impegno e si focalizza su alcuni aspetti chiave dello sviluppo del modello di business, nello specifico:
Il percorso è proattivo, del resto non potrebbe che essere così, e dopo aver affrontato e condiviso alcuni aspetti teorici fondamentali, ci si concentrerà sulla singola idea di business, che costituirà il project work da sviluppare con la predisposizione dei documenti e delle analisi necessarie. Ogni partecipante potrà contare su un’attività di affiancamento individualizzata, così da approfondire al meglio gli aspetti chiave del business model.
DENOMINAZIONE CORSO / TECNICHE DI RISK & CRISIS MANAGEMENT
(Durata: 24h teoria + 24h project work)
Oggi, finalmente anche in Italia, non si parla più di fallimento. Si parla di liquidazione giudiziale. Un passo non indifferente sotto il profilo sociale, così da affrontare la crisi in modo maturo, con maggiore consapevolezza e a partire da una denominazione che, tolte le situazioni devianti, non rendeva giustizia a chi ha cercato di costruire qualcosa. Non si parla più di “FALLITI”.
Oggi, finalmente, si parla di prevenzione e gestione dei rischi, si parla di anticipare e gestire cambiamenti che possono portare anche alla chiusura della propria impresa, ma ad una condizione: adottare un modello organizzativo capace di elaborare informazioni (provenienti dagli indici di allerta) e fornire scenari che alla luce di fatti aiutano l’imprenditore a fare scelte oculate. Se tale modello non viene adottato allora non ci sono scuse e non ci sono vie d’uscita, anzi al contrario ci sono le penalità e le attenuanti per aver gestito in modo evidentemente male la propria impresa non vengono concesse.
Prestate attenzione al fatto che qui la questione di merito non è meramente “contabile”, al contrario, la questione è integrata e dev’essere considerata in continuo divenire: non ha senso monitorare / controllare gli indici una volta, o due all’anno, al contrario: dev’essere continuo. Inoltre, andrebbe considerato che quando viene rilevato che uno o più degli indici di riferimento per la gestione dell’allerta si attiva, la questione in realtà è già grave. Ma come risolverlo?
Abbiamo elaborato un modello che analizza i dati attraverso tecnologie di machine learning, che elabora i dati e li confrontano con i parametri di riferimento e fornisce indicazioni utili a comprendere lo stato di benessere dell’azienda, anche per anticipare i fenomeni di crisi, ovvero confrontarsi con altri player del mercato per capire il livello di competitività. Da questo modello è nato questo nuovo prodotto formativo che facilita l’adozione di soluzioni organizzative innovative, in linea con le richieste dei nuovi obblighi di legge.
Il percorso immaginato, nella realtà contempera quanto previsto dalle norme in termini di liquidazione giudiziale e quanto viene previsto dalle norme ISO 31000 in termini di risk management. In particolare sono presi in esame:
Il percorso, complesso ma dinamico, vede il coinvolgimento dei collaboratori con lo specifico scopo di analizzare gli aspetti teorici e poi approfondire dentro un project work lo specifico sviluppo di un caso aziendale in cui discutere dei rischi connessi.
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