Il secondo step è quello di VALUTARE I RISCHI e le OPPORTUNITA’ insite nell’avviso di gara, e in riferimento alla natura del soggetto candidato, fornire indicazioni su quali sono i margini di manovra, i punti deboli o di forza del bando di gara, sia formali che legali.

Capita che nell’analisi del bando aspetti formali diventino poi impegni non sostenibili, ovvero quelli legali facciano decadere l’assegnatario, ed è qui che talora questo tipo di analisi può essere utile:

1. per difendersi e valutare per tempo la potenziale debolezza, e quindi considerare opportunamente ogni potenziale rischio approntando una giusta strategia operativa o legale
2. per ripristinare la giusta selezione segnalando all’autorità che la graduatoria non rispecchia i requisiti richiesti ai candidati.

La progettazione rappresenta la fase tecnica più creativa, quella nella quale le risorse dell’azienda, o più in generale del soggetto candidato, sono valorizzate in un elaborato tecnico che sarà oggetto di valutazione. Dotazioni tecniche, risorse umane, certificazioni, accreditamenti, esperienza, tutti aspetti che saranno presi in esame e valutati. Ad ogni aspetto un punteggio, ma quanto viene scritto è anche il frutto di una precisa strategia di gestione della gara, che non può non prendere in esame i competitor che potenzialmente prenderanno parte alla gara e le partnership migliori per assicurarsi il progetto migliore.

Oltre che sostenere lo sviluppo di un progetto congruo e allineato alle specifiche del capitolato di gara, o dell’avviso di riferimento, ci occupiamo anche di valutare possibili partenariati, individuare i partner migliori e predisporre gli atti formali necessari alle procedure di gara.

Lavoriamo per ottenere il successo dei nostri progetti, forse scontato, ma dalla fase di apertura delle buste a quella di valutazione e assegnazione dei punteggi, molto può succedere; il concorrente forse è molto forte, ma avrà adottato una gestione dei rischi adeguata o avrà dimenticato una carta? Ecco, in tutti questi momenti è necessario avere ben chiaro quali sono gli aspetti chiave della procedura, poiché solo così si porta a casa un giusto risultato.

Alla fine, la pubblicazione dell’esito della gara, se si è vinto allora il giusto passaggio di consegna affinché il progetto trovi avvio, ma se il progetto non ha vinto, allora l’accesso ai dati e ai punteggi, alle valutazioni della gara, in conformità alle procedure amministrative, rappresentano una strada importante per verificare se la gara è stata gestita correttamente e se ogni aspetto ha avuto la giusta attenzione.

BUROCRAZIA vs SVILUPPO / PERDITA vs CRESCITA

In realtà la questione è mal posta, anche perché si contrappongono due questioni che non sono per loro natura necessariamente contrapposte. Generalmente si vuole la seconda senza che la prima pesi molto. Più che ragionevole, ma bisogna partire da un assunto, la prima è necessaria, la seconda dipende dalle scelte. La prima è quella che ci consente di registrare e documentare quanto facciamo, così possiamo dare un nome ad un figlio e sposarci, la seconda è quella che consente ad una persona di cogliere il frutto delle proprie scelte.

Le norme ISO non rappresentano la burocrazia, questa viene scelta per documentare le scelte gestionali, in forma più o meno complessa, più o meno digitale. Sicuramente sono un’opportunità per raggiungere lo sviluppo. Molti pensano alla necessità di certificarsi, di essere costretti a sottoporsi ad un esame per sapere se si è conformi o meno, ma le norme sono qualcosa di più organico, sono un punto di riferimento affinché l’azienda di fronte al mercato venga valutato meglio. La vera certificazione è quella data dal mercato, anno dopo anno. Se si perdono soldi allora il sistema di gestione utilizzato o non funziona o non è configurato bene. Ma come porvi rimedio? MISURANDO!

Non stiamo dando i numeri ma sono un suggerimento per affrontare l’analisi in prospettiva della Vs. azienda.

Siamo impegnati a supportare le imprese nel raggiungere il loro miglior obiettivo e questo è possibile se le scelte aziendali sono coerenti e congrue con la natura dell’azienda. L’esperienza è ciò che rende valida una scelta, ma questa non è solo una questione di governance o di management, è una questione di risorse umane e del loro coinvolgimento, e di come sono attivati e coinvolti.

In sostanza è una questione di GESTIONE. Bisogna porsi allora delle domande:

• dove accumulo costi nel processo di produzione? Le risorse sono impegnate secondo la loro effettiva possibilità? O si perde tempo nella gestione degli incarichi?
• perchè i fornitori si lamentano sempre dei tempi di pagamento, perchè l’azienda riceve i suoi pagamenti sempre in ritardo?
• perchè perdo molto tempo nella gestione dell’assistenza ai clienti, i miei prodotti perchè vengono consegnati in ritardo?

Queste e altre domande vengono sollecitate quando si leggono le norme ISO9001, che parla di sistemi di gestione; se invece dovessimo pensare a come gestire i rischi del corona virus forse era meglio leggere le ISO31000. Se poi dovessimo pensare ai problemi di liquidità allora dovremmo leggere anche le 10014, che parla di come conseguire la realizzazione di benefici economici e finanziari.

Se dopo aver revisionato la Vs. azienda, dopo averle fatto fare utili, volete ottenere anche l’attestazione che i vostri risultati non sono solo attestati dal mercato, ma anche da un soggetto che incaricherete specificamente di fare i controlli e aiutarvi ancora a trovare quello che voi non siete riusciti a vedere, allora vi possiamo supportare anche nel processo di verifica e certificazione. E se avete fatto 30 potete fare 31.

Oggi, ai tempi dei nostri figli, ci siamo accorti di quanto le tecnologie digitali, sia hardware che software ci vengono in soccorso per compensare parte delle libertà congelate. I nostri figli utilizzano le piattaforme di formazione a distanza, fanno skycall per contattare la docente o i compagni, così come più o meno tutti utilizziamo le connessioni vpn e i nostri laptop per lavorare da casa. Poi la sera utilizziamo magari netflix o amazon prime per vederci il film comodamente seduti sul divano, sfruttando la linea in fibra.

Ma a questo in realtà siamo stati costretti, e non rappresentano più forme d’innovazione digitale, poichè sono già disponibili da anni, oggi sono in realtà forme d’innovazione sociale, poichè oggi finalmente possiamo utilizzarle nel pieno delle loro funzionalità.

Oggi forse queste partecipano a far progredire la società. E nello stesso modo dobbiamo far PROGREDIRE LE NOSTRE AZIENDE.

Esistono forme di innovazione digitale più importanti: l’intelligenza artificiale, le tecnologie di MACHINE LEARNING, con le quali valutiamo i processi di gestione, li compariamo ed apprendiamo da loro modalità con le quali rendere i nostri processi più efficienti.

L’adozione di nuove tecnologie digitali oggi ci rendono più efficienti, più efficaci e questo ci permette di essere migliori soprattutto per i nostri clienti, perché creiamo nuovo valore che si trasforma in risorse economiche e finanziarie.

Le grandi organizzazioni, le imprese complesse, che siano pubbliche o private, quando sviluppano i loro progetti pensano a come finanziarli, fanno valutazioni di come i clienti potranno percepire il loro progetto e magari investiranno sull’iniziativa che hanno in procinto di realizzare, ma abbiamo visto che qualche volta si tende a dimenticare un fattore chiave: il TERRITORIO e la COMUNITA’ in cui il progetto trova respiro.

Cosa intendiamo? Avete mai pensato all’invecchiamento della popolazione e al fatto che le comunità tendono ad avere indici di dipendenza molto alti? In che misura questo si riflette sulla capacità produttiva e sul futuro dell’impresa?

Ci occupiamo di questo, di capire e valutare come – nell’ambito di un progetto d’investimento – un progetto di marketing territoriale è in grado di sostenere lo sviluppo delle imprese a livello locale, pesando le variabili che sono in grado d’influenzare il successo di un progetto, individuando potenziali strategie di contenimento dell’impatto dei rischi correlati.

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